fonte immagine: http://www.mymovies.it/film/2014/pride/poster/0/
Mi ha fatto bene vedere questo film. Ha confortato i miei momenti di avvilimento, quelli che portano a pensare che credere di poter cambiare le cose sia inutile, quelli che lasciano scoraggiati dell'umanità. Invece è stato possibile, e lo è ogni giorno, incontrarsi, conoscersi ed essere più forti nella lotta, per qualunque diritto essa sia. È tutta qui l'umanità. Parte tutto dall'apertura all'incontro con l'"altro". Minatori e lesbiche e gay.
Questo film mi ha fatto tornare alla mente una bellissima poesia di Brecht:
"Prima di tutto vennero a prendere gli zingari. E fui contento perché rubacchiavano.
"Prima di tutto vennero a prendere gli zingari. E fui contento perché rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei. E stetti zitto perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti, ed io non dissi niente, perché non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me, e non c'era rimasto nessuno a protestare."
Loro non hanno lasciato che calasse il silenzio, non hanno lasciato che non ci fosse nessuno a protestare. Ed è quello che vorrei augurare a me stessa, ogni giorno: di avere la forza di oppormi, di levare la mia voce, sempre. Di essere sufficientemente accogliente da non chiudere le porte di fronte a ciò che non conosco e su cui ho un pregiudizio.