sabato 19 luglio 2014

19 luglio 1992

immagine tratta dal libro Ti racconterò tutte le storie che potrò, di Agnese Borsellino

sabato 12 luglio 2014

Torino free Gaza, oggi, giorno di guerra

Non basta, certo. Soprattutto dopo le notizie di oggi. Ma vedere persone che camminano insieme a volte fa sperare che qualcosa possa migliorare.





 

Un po' di silenzio per pensare alle troppe vittime, che continuano a crescere.


                                

martedì 8 luglio 2014

Il muro della vergogna e parole alle quali nessuno reagisce

Oggi Netanyahu ha annunciato che Israele sta considerando un possibile attacco terrestre nella Striscia di Gaza, oltre alla guerra di logoramento che già porta avanti da anni nel silenzio generale. 
I giornali radio ne parlano come se si trattasse di legittima difesa, senza un'ombra di indignazione o rabbia. Io invece sto scoppiando di rabbia. Non posso non sentire una sola parola da nessuno in Europa, in Italia, nel Mondo. Niente. Un muro di silenzio lungo anni e centinaia di chilometri.
Lungo almeno quanto il muro della vergogna, 700 km contrari al diritto internazionale, ma ancora esistenti.
Ecco quello che secondo me dovrebbe essere scritto sopra quel muro, prima di abbatterlo:



Abbatterlo e poi  fare finalmente quello che é giusto: creare due Stati e ridare la vita al popolo palestinese.

sabato 5 luglio 2014

Palestina

Nei giorni scorsi avrei voluto scrivere qualche riga, ma non ci sono riuscita. Ero troppo amareggiata, non riuscivo a tradurre in parole la rabbia. Ho letto tanti interventi, tanto cordoglio per i tre ragazzi israeliani uccisi. Non doveva succedere, è inaccettabile, e su questo non ho nulla da dire. 
Ma non posso non incazzarmi per il silenzio che copre ogni giorno la questione palestinese, i morti bambini, ragazzi, adulti o vecchi che siano. Quanti ne sono stati ignorati ogni giorno negli ultimi 60 anni? Per quanti non abbiamo nemmeno levato un grido di protesta? Tanta indignazione concentrata in questi ultimi giorni, ma esclusivamente per una parte. No, le vittime sono vittime, i bambini sono bambini. E l'ultimo è stato bruciato vivo per vendicare gli altri tre. E continuano gli attacchi, e i morti. E il silenzio. Non riesco più a sopportarlo.