sabato 28 dicembre 2013

70 anni

Otto anni fa, ascoltando l'album "Appunti partigiani" dei Modena City Ramblers, ho avuto per la prima volta occasione di ascoltare queste parole: 
"Nessuna conquista è per sempre, c'è sempre qualcuno che è interessato a toglierla. Per cui resistere è, non solo un dovere, ma una necessità dei giovani, altrimenti non si va avanti". 
Erano le parole di Maria, figlia di Antenore Cervi, uno dei sette fratelli fucilati dai fascisti il 28 dicembre 1943. 
Sono passati settant'anni esatti da quel giorno. 
In questo tempo abbiamo letto la poesia di Quasimodo, ascoltato il discorso di Calamandrei, ma anche assistito alla stupidità di chi non aveva la minima idea di chi fosse questa famiglia Cervi. Molto è cambiato in settant'anni, eppure risulta sempre più urgente riscoprire quel coraggio antico e sempre necessario, che risponde alla coscienza e non agli ordini, non all'indifferenza.
Per cercare di contrastare il mio personale oblio ho deciso di ritornare al monito che nasce dalle radici più profonde della nostra storia. Questo blog si chiamerà dunque "Nessuna conquista è per sempre", per permettermi di ricordare, ogni mattina, da che parte è necessario cominciare.
Buona resistenza a tutti.