lunedì 23 giugno 2014

Uno spot per influenzare

Sebbene la scritta di chiusura reciti "per informare, non influenzare". 

Non so voi, ma io non vedo traccia di informazione alcuna, il TTIP non è nemmeno menzionato in maniera esplicita. In compenso si spreca la retorica sull'unità presunta di un popolo europeo che in realtà non esiste. Si insiste anche su un'europa unita (solo) dall'economia, e, almeno questa è una realtà. Peccato non ci sia null'altro. Nulla di conservato del progetto originario.
Un'altra verità c'è: "Io faccio entrare più facilmente i tuoi prodotti nel mio mercato" e oltre a questo istituirò un bellissimo tribunale ad esclusiva tutela degli investitori e renderò omogenea la regolamentazione in barba al diritto alla salute, al diritto al lavoro, alle lotte contro gli ogm e gli additivi alimentari...welcome Usa!

Se può essere utile, questo è il link per la Consultazione pubblica sulle modalità di protezione degli investimenti e relative all'ISDS (Investor State Dispute Settlement) nel TTIP che la Commissione europea ha istituito, immagino a seguito delle proteste suscitate dall'assoluta segretezza dei negoziati.
Non l'ho ancora fatto, quindi non so che tipo di questionario ci aspetterà, anche se lo immagino molto tecnico, per addetti ai lavori, in modo da eludere ancora una volta la volontà dei suddetti cittadini. La consultazione resterà aperta sino al 6/07/2014.


Se interessa, questa è informazione e analisi: Transatlantic Trade and Investment Partnership: quando l'impero colpisce ancora? di Alessandra Algostino

giovedì 5 giugno 2014

Io sto con Erri De Luca

Inizia oggi a Torino il processo allo scrittore Erri De Luca, accusato di istigazione a delinquere per le parole: “La TAV va sabotata. Ecco perché le cesoie servivano: sono utili a tagliare le reti. Hanno fallito i tavoli del governo, hanno fallito le mediazioni: il sabotaggio è l’unica alternativa”.
Mi auguro solo che in quell'aula si ricordino ancora dell'esistenza dell'articolo 21 della nostra Costituzione: "Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione." E magari si ricordino anche che "la sovranità appartiene al popolo", e quello valsusino ha deciso da anni che cosa non vuole.