sabato 5 luglio 2014

Palestina

Nei giorni scorsi avrei voluto scrivere qualche riga, ma non ci sono riuscita. Ero troppo amareggiata, non riuscivo a tradurre in parole la rabbia. Ho letto tanti interventi, tanto cordoglio per i tre ragazzi israeliani uccisi. Non doveva succedere, è inaccettabile, e su questo non ho nulla da dire. 
Ma non posso non incazzarmi per il silenzio che copre ogni giorno la questione palestinese, i morti bambini, ragazzi, adulti o vecchi che siano. Quanti ne sono stati ignorati ogni giorno negli ultimi 60 anni? Per quanti non abbiamo nemmeno levato un grido di protesta? Tanta indignazione concentrata in questi ultimi giorni, ma esclusivamente per una parte. No, le vittime sono vittime, i bambini sono bambini. E l'ultimo è stato bruciato vivo per vendicare gli altri tre. E continuano gli attacchi, e i morti. E il silenzio. Non riesco più a sopportarlo.

2 commenti:

  1. se non se ne parla, il problema non esiste...
    boicotto i prodotti israeliani da parecchi anni, azione che secondo me andrebbe adottata da tutti quelli che disprezzano questa politica di violenza e sopraffazione
    ...e sarebbe ora di trovare una soluzione pacifica

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  2. concordo pienamente: se non se ne parla il problema non esiste...continuiamo a farlo, continua a farlo. Appena rinvengo il titolo e l'autore, se interessa, vi darò gli estremi di un interessantissimo libro che parla di come muoversi in maniera concreta su questo fronte.

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