Ieri è stato inaugurato il presidio
permanente No TAV sul terreno situato in località Acquaviva nel Comune di
Besenello (tra Trento e Rovereto), acquistato collettivamente da tutte le
persone che hanno aderito alla campagna “Fermiamo il TAV metro per metro”
terminata il 31/10. L’area è immediatamente prossima ad un tratto all’aperto
del tracciato del progetto TAV a sud di Trento. Questo acquisto collettivo,
oltre a regalarci uno spazio per il presidio permanente e le assemblee, sarà
utile ad ostacolare le ispezioni preparatorie e gli espropri. In Trentino
infatti non sono stati ancora aperti cantieri, ma sono in corso tentativi di
indagini geognostiche volte a portare a completamento il progetto definitivo. I
proprietari collettivi sono (siamo) 705 ed hanno inaugurato il presidio con
tanto di taglio di nastro e brindisi comunitario. Avrei voluto vedere tante più
persone, ma è un ottimo inizio. Ho sempre avuto l’impressione che il Trentino
si crogiolasse in un’immagine idilliaca di sé, senza mai mettere davvero in
discussione scelte politiche assolutamente folli. Ho pensato spesso che ai
trentini sembrasse di vivere davvero nella terra finta che si vede nelle
pubblicità della Melinda. E invece, naturalmente, non è così, o almeno non per
tutti. E l’incontro di ieri ha reso evidente l’esistenza anche di una
cittadinanza contraria, perché non è vero che la popolazione del Trentino Alto
Adige non si oppone al TAV, come ha invece affermato il Presidente del
Consiglio Matteo Renzi a luglio 2014.
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