sabato 8 novembre 2014

Torneranno i prati



Ero sicura che il titolo di questo bellissimo film di Ermanno Olmi, che racconta una notte in trincea durante la prima guerra mondiale, fosse di speranza: "torneranno i prati" nella mia mente voleva dire che la guerra sarebbe finita e si sarebbe nuovamente tornati a vivere in pace. 
Non è così, perchè è vero, non è questa la realtà. 
"Torneranno i prati" significa che tutto il dolore di quelle vite distrutte dalla guerra sarebbe caduto nell'oblio di un futuro senza memoria. Lì dove la morte e il terrore hanno sgretolato gioventù e speranze sarebbe cresciuta nuovamente l'erba e il paesaggio divenuto di nuovo semplicemente bello e privo di sofferenza. E nessuno avrebbe ricordato.
È così per tutte le maledette guerre di ieri e di oggi.
Qualcuno a me molto caro ha sempre detestato la storia: "Non serve a nulla", mi diceva, "continuiamo a fare sempre i medesimi errori". Io invece continuo a credere che possa servire la storia, certo non quella dei vincitori, ma quella che esce dalla bocca di chi l'ha vissuta, la storia dei contadini, dei lavoratori, dei nostri nonni. Serve soprattutto a noi, generazioni che fortunatamente non hanno mai vissuto sulla propria pelle alcun conflitto armato diretto, che ci sentiamo così estranee a questa realtà che continua a devastare il nostro mondo.




Immagine tratta da:  http://ilmanifesto.info/le-ombre-in-trincea-dei-traditi-della-storia/

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