venerdì 9 gennaio 2015

Shell: risarcimento agli abitanti del Delta del Niger


È di ieri la notizia che la Shell risarcirà con una cifra pari a 70 milioni di euro gli abitanti del Delta del Niger a causa dei danni ambientali ed economici procurati loro dalle perdite dei propri oleodotti.
La zona del Delta del Niger è tristemente famosa per la devastazione del suo ecosistema.È sufficiente digitarne il nome sui motori di ricerca per visionare le immagini di un inquinamento ambientale terrificante.I responsabili di questo crimine sono i grandi gruppi industriali che sin dalla fine degli anni ’60 hanno finanziato le  dittature militari locali ottenendo in cambio la libertà di sfruttare incondizionatamente la ricchezza del sottosuolo nigeriano. I loro nomi ci sono familiari:Shell, Eni, Total, Chevron, Agip, Exxon Mobil.Queste multinazionali hanno devastato l’area con le fuoriuscite di petrolio,contaminato le falde acquifere,i corsi d’acqua,le foreste,i campi e avvelenato le popolazioni con il gas flaring (combustione del gas che genera una fiamma sopra le torri petrolifere) la cui inalazione è cancerogena.Di conseguenza l’economia locale ne è uscita distrutta,come la vita di tutti gli abitanti.Nel  1995 la Shell venne accusata di essere coinvolta nell’esecuzione del leader del movimento del popolo Ogoni,Ken Saro-Wiwa,nel corso delle proteste contro la compagnia petrolifera e chiamata a rispondere in giudizio del proprio operato. Ne uscì con un patteggiamento,senza ammettere alcuna responsabilità.
La notizia del risarcimento è sicuramente positiva,ma non può certo essere sufficiente. Serve un cambiamento radicale. Le multinazionali sono di fatto libere da vincoli giuridici specifici e questo permette loro di contrattare con gli Stati le condizioni di produzione che pongono loro meno limiti a discapito dei diritti più fondamentali dell’uomo.

1 commento:

  1. con 70 milioni di euro non ripari i danni, getti solo un po' di fumo negli occhi, a shell è convenuto comunque, l'ambiente e le persone hanno subito danni che i soldi non possono ripagare

    RispondiElimina