Qualche giorno fa Il Fatto
Quotidiano online riportava la notizia dell’annullamento da parte
dell’amministrazione comunale di Magenta (MI) della mostra dal titolo “Shoah di
ieri e shoah di oggi”. Il motivo? La presenza dei disegni dei bambini di Gaza.
L’organizzatrice è stata accusata di antisemitismo e sommersa di insulti via
mail, nonostante si fosse distinta in passato per essersi impegnata a
diffondere la storia, pressoché sconosciuta, di una famiglia ebrea di Magenta e
l’amministrazione comunale si è scusata definendo la promozione della mostra
“un grave errore”. Tutto questo perché nel 2015 non è possibile considerare
egualmente negati i diritti di popolazioni diverse in epoche differenti, perché
non si possono accostare le barbarie passate a quelle presenti, perché ci piace
tanto parlare di diritti dell’uomo, ma non per tutti, perché gli uomini non
sono tutti uguali. Non credo che il 27 gennaio sia la giornata di una memoria,
soprattutto quando basta guardare alla nostra contemporaneità per vedere quante
future memorie dovranno essere celebrate per tutte le ingiustizie del nostro
presente. Solo due parole, non mie ma che appartengono a tutti: Restiamo umani.
Nessun commento:
Posta un commento