martedì 27 gennaio 2015

Memoria a senso unico



Qualche giorno fa Il Fatto Quotidiano online riportava la notizia dell’annullamento da parte dell’amministrazione comunale di Magenta (MI) della mostra dal titolo “Shoah di ieri e shoah di oggi”. Il motivo? La presenza dei disegni dei bambini di Gaza. L’organizzatrice è stata accusata di antisemitismo e sommersa di insulti via mail, nonostante si fosse distinta in passato per essersi impegnata a diffondere la storia, pressoché sconosciuta, di una famiglia ebrea di Magenta e l’amministrazione comunale si è scusata definendo la promozione della mostra “un grave errore”. Tutto questo perché nel 2015 non è possibile considerare egualmente negati i diritti di popolazioni diverse in epoche differenti, perché non si possono accostare le barbarie passate a quelle presenti, perché ci piace tanto parlare di diritti dell’uomo, ma non per tutti, perché gli uomini non sono tutti uguali. Non credo che il 27 gennaio sia la giornata di una memoria, soprattutto quando basta guardare alla nostra contemporaneità per vedere quante future memorie dovranno essere celebrate per tutte le ingiustizie del nostro presente. Solo due parole, non mie ma che appartengono a tutti: Restiamo umani.

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